martedì 15 gennaio 2013

La mia seconda gravidanza.

12 gennaio 2010: Dopo una serie di esami accurati viene comunicato a me e Scott che e' quasi impossibile per noi avere figli in modo naturale per problematiche di entrambi, ma di non disperarci perche' c'e' sempre l'adozione! Faccio comunque una prova di fecondazione assisitita e per tutto il ciclo mi viene detto che difficilmente rimarro' incinta.

2 giugno 2010: Test di gravidanza positivo! (Tie'!!)

2 febbraio 2011: Nasce Sofia Chanel Romero. Il miracolo si e' compiuto!

Estate 2011: Vacanza in Italia e Battesimo Sofia. Io e Scott, felici e rilassati, viviamo la nostra vita di coppia in "piena liberta'", visto quanto ci era stato detto!

Al rientro negli States non mi sento bene. Dico per giorni che il mio malessere e' dovuto alla stanchezza del viaggio ma poi non posso ignorare i sintomi conosciuti e quasi per scherzo compro un test di gravidanza! Appena la mia pipi' tocca la spugnetta il test esplode di positivita'!!!

Allibita dico: "neeeee.... e' rotto. Ci ha messo troppo poco tempo per il risultato. Forse ho ancora gli ormoni scombussolati dall'inseminazione artificiale. Non puo' essere!". Lo ripeto la mattina dopo: stessa cosa!
Sono ancora incredula. Voglio fare un test in laboratorio ma scopro che in America non lo puoi fare, neanche se paghi!! Cioe' devi comunque passare tramite il tuo ginecologo. Chiamo e mi danno l'appuntamento dopo 3 giorni!!!
Sono felice. Un po' frastornata certo, ma con quel sorrisetto di chi ha la testa tra le nuvole. Non ci posso credere!! Alla faccia degli ormoni americani!!
Dal ginecologo mi fanno fare un altro test che diventa posotivo in un batter d'occhio.
Entra sorridente il dottor Surmeli e mi fa l'ecografia. Mi dice che forse non vedremo ne sentiremo ancora il cuore perche' e' troppo presto... ed invece: Eccolo li!!! Un puntino rosso nel monitor che lampeggia!!! Esplodo di gioia. E poi mi fa: "aaaand... there are two little hearts here". E io: "Hahaha...don't make jokes doc" e non mi scordero' mai la sua risposta: "I never joke on these things!" E mi gira il monitor!!!
Sono confusa... guardo Sofia nel passeggino accanto a me che dorme. Non riesco a pensare. GEMELLI???!!! Ma se non potevamo avere figli naturalmente???!!!!
Mi dice piu' o meno cosa devo fare, tutte cose che gia' so.
Esco. Sono DISPERATAMENTE FELICE! Chiamo Scott. Ho un po' timore di dirgli dei gemelli. Sarebbe stato un grosso impegno, soprattutto con Sofia ancora cosi' piccola. Ma lui reagisce bene, anche se la sua risata fu un po' nervosa!

Ebbene eccoci di nuovo...col pancione!!
La mia gravidanza e' scorsa bene come la precedente...non grandi nausee, no vomiti o disturbi vari. La presenza di Sofia non mi ha neanche permesso di "prendermela comoda". In un batter d'occhio mi sono fatta una cultura sui gemelli e le gravidanze gemellari: Quelle MONOCORIALI BIAMNIOTICHE come la mia sembrano essere tra le piu' rare (e te pareva!!!) ed il rischio piu' grande, circa un 15/20%, e' la cd. "Twin to twin transfusion syndrome"(sindrome da trasfusione feto-fetale). Questa è una severa complicazione che colpisce gemelli identici che condividono la stessa placenta.
La placenta monocoriale possiede molte connessioni vascolari che mettono in comunicazione le circolazioni dei due feti. In alcuni casi questo sistema di interscambio ematico si sbilancia e viene favorito il passaggio di sangue da un gemello all’altro. Un gemello riceve troppo sangue che risulta eccedente il suo sistema vascolare e da ciò può derivare la morte per collasso cardiaco. L'altro gemello invece non riceve abbastanza sangue e potrebbe morire per tale insufficienza. La morte di uno dei due gemelli determina inevitabilmente la morte anche dell'altro.

Questa e' stata la grande paura!
Beh, anche la doppia amniocentesi non e' stato uno scherzo eh...L'ho voluta fare nello stesso posto e con lo stesso medico della precedente e come immaginavo il superdottore che sembrava piu' un attore e' stato eccelso!! Bravo Dott. Leon Smith. Anche stavolta mi hai fatto credere che "non era nulla di che" e sempre te ci hai detto il sesso: 2 maschi!! Scott e' esploso in un" lo sapeeeevooooo!!!", felice come se il Barcellona avesse vinto la supercoppa del mondo di calcio (e chi conosce Scott sa di cosa parlo!).

DUE MASCHIETTI UGUALI UGUALI :-).




sabato 5 gennaio 2013

Welcome back Sabrina!

Quanta vita e' passata in poco piu' di un anno. Quanti enormi cambiamenti. Mi ero quasi scordata di avere un blog, ma stamattina l'insonnia mi ha dato la carica per ricominciare a scrivere di me. E della mia incredibile esperienza di vita.

Sofia compira' 2 anni tra un mese. E' una bambina favolosa! Sana e bellissima.



Ma la vita mi ha riservato un'altra esperienza fantastica:
Questi 2 "RAGAZZACCI" sono i miei nuovi miracoli!


Cambiamenti.
Cambiamenti.
Cambiamenti.

Altro grande cambiamento e' stato, nell'ottobre 2011, il nostro trasferimento in Italia!
E' stata una decisione molto difficile e sofferta, ma quasi inevitabile. Nella grande America io sola con 3 figli cosi' piccoli.. it's a NO NO NO!! Non me la sono sentita di affrontare quasta nuova sfida senza l'aiuto e l'amore della mia famiglia e dei miei amici. E devo dire che avevo ragione!
Io e Scott ne abbiamo parlato, abbiamo fatto i conti e ci siamo dati un tempo: se entro 6 mesi non avesse trovato lavoro saremmo rientrati negli States! Ma mio marito mi ha ancora una volta stupito per la sua grande tenacia e determinazione! Ha trovato un ottimo posto di lavoro e pure nella mia citta': Firenze! Se avesse trovato lavoro lontano da dove avevo casa e famiglia, il meccanismo si sarebbe rotto (niente aiuto e amore a pochi metri!)... ma lui e' stato bravissimo!
E cosi' siamo rimasti. So che ogni giorno in cuor nostro sia io che Scott ci chiediamo cosa sarebbe successo se fossimo rimasti, cosa succederebbe se tornassimo, cosa succedera' se torneremo e soprattutto:
Vogliamo tornare?
Dove e' il meglio per i nostri figli?
E per noi due come coppia e come famiglia?

Quando hai una potenziale scelta cosi' grande e' inevitabile porsi delle domande. Diciamo pero' che per me sta diventando quasi una fissazione. Sei a casa tua, dove volevi tornare quando eri la, tuo marito sembra trovarsi bene qui, i tuoi figli hanno le cure e l'affetto di tutti cosa che la sarebbe stato piu' difficile data la distanza geografica con la famiglia di Scott ed i rapporti diversi che abbiamo con loro. Il lavoro c'e', gli asili ci sono, l'aiuto non potrebbe essere maggiore. Condividere i tuoi figli con i tuoi genitori, tua sorella e le tue amiche piu' care era quello che volevi di piu'. Ce l'hai! E allora?!

Allora sono io! So che rimango mi chiedero' sempre come sarebbe stato se...e se vado forse me ne pentiro' grandemente. E ora non ci sono solo io. Mi chiedo dove sarebbe meglio per i miei figli, dove potremmo dar loro un futuro migliore. E poi c'e' il cuore.. il pensiero di "staccare" Sofia, Liam e Thomas dai nonni e di provocare tanta sofferenza mi crea un senso di colpa e un dispiacere che non riesco a superare nemmeno ipoteticamente! Scott giustamente dice che piu' rimaniamo e piu' difficile sara' andare via. Ed ha ragione. Ma intanto siamo qui e l'aiuto dei miei genitori e' prezioso piu' che mai.

Non so che succedera'...




domenica 15 maggio 2011

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giovedì 17 marzo 2011

IL GIORNO PIU' SPECIALE !

Sofia, amore mio,
questa è la storia del tuo giorno speciale, del nostro giorno speciale, quando sei arrivata ad arricchire le nostre vite per sempre.

Il 2 febbraio 2011 era un freddo mercoledì, aveva appena nevicato e le strade erano coperte da una luccicante quanto paurosa lastra di ghiaccio. Avevo il controllo settimanale dal dottore e il babbo quella mattina non era andato a lavorare per accompagnarmi, visto quanto il tempo fosse brutto. In macchina parlavamo di te, di quanto poco mancava al tuo arrivo, ed eravamo emozionatissimi. Io ero anche un po’ preoccupata: ero alla fine della gravidanza, alla trentanovesima settimana, e l’ultima ecografia risaliva al mese prima! Non mi piaceva che non controllassero meglio come stavi, li dentro la mia pancia. Io e il babbo avevamo deciso di metterla giù dura col dottore, di fingere un po’ dicendogli che non stavo bene, così da indurlo a farmi controlli aggiuntivi. Così fu. E quel giorno, nello studio del dottor Sadural, Dio ha messo una mano sulle nostre teste, ci ha protetto ed aiutato. Perché quando, di fronte alle mie insistenze, alla fine ha acconsentito a fare una ecografia di controllo, le acque dove tu sguazzavi felice nella mia pancia si stavano riducendo ed a breve avresti sofferto! Ancora penso a quel momento, a cosa sarebbe successo se mi avesse mandato a casa così, senza un controllo più approfondito, dicendomi “ci vediamo la prossima settimana”. Tutto sarebbe stato un incubo.

Il dottor Sadural aveva ancora l’ecografo in mano e noi ti vedevamo la nella pancia, quando mi accorsi del suo sguardo strano e chiesi : “tutto ok?”. Lui semplicemente rispose: “mmm…questo cambia tutto. Dovete andare all’ospedale”. Io e il babbo ci guardammo sconvolti..non eravamo pronti!! Cioè, si eravamo pronti maaa… che stava succedendo?? Eri in pericolo?! Il babbo sbottò con un “Intende ORA??!”. Il dottore ci disse che dovevi nascere. Mi prese la paura…ero terrorizzata che qualcosa andasse male, che tu soffrissi, tutti i brutti pensieri del mondo mi arrivarono in testa. Il babbo era giustamente agitatissimo. Mentre tornavamo a casa per prendere la borsa dell’ospedale io telefonavo alla zia Lidia, ai nonni e alle mie amiche del cuore per dirgli che “era arrivato il momento!!”. Forse cervavo di sciogliere un po’ la tensione, di calmarmi sentendo la voce delle persone care.

Quel giorno fu semplicemente FANTASTICO! Io e il babbo eravamo preoccupati ma così emozionati…Ok, avevo un po’ di paura del cesareo, di tutti i fili e tubicini che mi stavano mettendo…a me, che avevo scelto un parto “il più naturale possibile!!” ma il pensiero che di li a poche ora ti avrei stretta tra le braccia mi consolava e mi dava la forza di sorridere. Babbo era sempre accanto a me, mi teneva la mano e mi dava i bacini. Mi parlava per distrarmi. Eravamo drogati di emozioni!


Ed ecco il momento!! Entro in sala parto camminando, il babbo dietro di me. Gli dicono di aspettare nel corridoio che mi avrebbero preparato e poi l’avrebbero fatto entrare. In sala operatoria vedo il dottor Surmeli, un bravo dottore, che mi aveva dato fiducia fin dal primo momento. C’erano tante infermiere, tutte li per noi amore, per aiutarti a vedere la luce. Sapevo di essere in buone mani ed il pensiero che mancavano pochi minuti dal vederti, dall’averti con me, mi faceva impazzire di gioia.
Finalmente arriva il babbo…meno male che c’è lui, perché mi sentivo sola li in mezzo a tutti quegli estranei. E’ teso, ma cerca di nasconderlo. Con una mano stringe la mia e nell’altra ha la macchina fotografica, pronto per immortalarti nel tuo primo respiro.

Ed ecco, ore 21,37, sento per la prima volta il tuo pianto!! E anch’io piango. Ti vedo, sei bellissima. Piccola. Perfetta.










Sei mia! Ti mettono vicino a me, ti bacio e vorrei già alzarmi e portarti a casa. Ma mi devono ricucire e ti devono visitare, allora il babbo ti segue in tutti i tuoi primi momenti e io rimango li, triste senza te.

Mi avevano detto che sarei stata un po’ stordita dall’operazione: macchè stordita! Sono lucidissima. Fate presto che voglio allattare la mia bambina!!
Quella notte non abbiamo dormito mai…verso mezzanotte, finalmente, ti portano in camera da me. Ti guardo, sei un miracolo. Ti stringo dolcemente, ti bacio, bacio il babbo, lui ci abbraccia…ora siamo una vera famiglia. Tutte le cure, i sacrifici fatti per averti sono un ricordo lontano; anzi, non sono neanche più un ricordo, sono dimenticati per sempre. Ora ci sei tu, la nostra bambina bisognosa di cure, attenzioni e tutto il nostro amore. E noi ne abbiamo un universo da darti, non ti mancherà mai.











La zia Lidia era in aereo..stava venendo da noi. La prima a vederti fu la zia Cindy, che arrivò la mattina dopo con un grandissimo palloncino ed una giraffa di peluche. E nel pomeriggio finalmente arrivò la zia Lidia, direttamente dall’aeroporto. Anche l’Italia era arrivata per te! Adesso mi sentivo più a casa. Il giorno dopo ti vennero a trovare i nonni Moises e Teresa e la zia Rocio, tata Vanessa e lo zio Moises chiamarono tante volte per sapere di te. Eri la star del momento!!

Tre notti all’ospedale sono state lunghissime. Facevo la spola tra il letto e la nursery, giorno e notte, perché non mi piaceva che fossi la da sola..una volta sono arrivata e stavi piangendo disperata e da li ho deciso di tenerti sempre in camera con me. Il babbo domiva accartocciato su una poltrona-letto. Finalmente il sabato mattina siamo tornati a casa. Ho cominciato a rompere a tutti alle 6 del mattino: voglio andare a casaaaa! Ti ho vestito per la prima volta e avevo paura di farti male. Avevo portato tanti diversi vestitini perché non sapevo la tua misura e alla fine dicisi per un completino lilla molto facile da infilare: non era facile vestirti!!
La zia Lidia ci aspettava a casa per farci le feste. Era in piedi nel corridoio, davanti all’ascensore, quando verso mezzogiorno arrivammo. Ti tolsi dal seggiolino per l’auto e ti presi in braccio. Non riuscivo a toglierti gli occhi di dosso, mi avevi ipnotizzato. Ci sedemmo tutti sul divano e respirammo il tuo odore..odore di felicità!

martedì 1 febbraio 2011

sabato 22 gennaio 2011

ALLA FINE DELLA LUNGA STRADA.

Ancora mi sembra incredibile: massimo 2 settimane e sarò madre! Il mio cervello pare non voglia incamerare questa informazione, anche se ho una pancia che non mi vedo i piedi!! Ma credo che fin quando non terrò tra le braccia la mia Sofia non ci crederò fino in fondo. Manca poco. Ho paura che qualcosa vada male, che lei abbia dei problemi… ah, faccio pensieri di tutti i tipi.
Per tutto il secondo trimestre sono stata un po’ trasportata dalle emozioni e dalle preoccupazioni per i tanti esami, dalla curiosità di questa nuova situazione e dai consigli degli altri ma ancora non mi “sentivo” madre, non avevo consapevolezza di avere una creatura dentro di me. Compravo cose per qualcuno che non vedevo, non conoscevo; anche chiamare il suo nome mi faceva strano. Mi sentivo quasi “cattiva” per non amare già alla follia quell’essere dentro di me. Non so, il cervello umano… ognuno ci deve arrivare coi suoi tempi. Ed io ci sono arrivata in questo periodo: Il terzo trimestre mi ha portato l’amore grande, puro per mia figlia. Quel sentirsi davvero responsabile della vita che hai dentro, che è staccata dalla tua e che devi proteggere. Rimango incantata di fronte alle foto di neonati di cui sono pieni i giornali a cui adesso sono abbonata e impazzisco di gioia all’idea di avere tra le mie braccia quel corpicino da accudire. Ed ora non posso più aspettare! Vorrei che mi iniziassero le doglie ADESSO.

Cancun ha dato il via al mio terzo trimestre! Una bella settimana ai Caraibi ad assaporare gli sgoccioli della “vita a due”, vivendo quella “luna di miele” che ancora non avevamo fatto!! Mi preoccupava un po’ prendere un altro aereo dopo l’Italia ed essere lontano da tutto (in caso fosse successo qualcosa il Messico non era proprio il posto dove volevo stare!), ma mi sentivo bene e quindi… VIA!! Beh.. le foto si commentano da sole! Siamo stati divinamente.










Al ritorno abbiamo dovuto superare la prova “corso pre-parto”!! Io non so com’è in Italia, ma qui son pazziiiii… il corso basicamente si compone di: tour dell’ospedale, insegnamento della tecnica di respirazione e di come si cambia un pannolino, ma soprattutto: visione dettagliata, fin nei minimi particolari, di parti in direttaaaaa !!! Io scioccata!! Scott bianco come un cencio. Mi sono alterata ed ho fatto notare che non a tutti interessa vedere di quando si dilata la … mentre partorisco, quanto sangue mi esce, come mi posso lacerare o come mi esce la placenta!!! Stiamo scherzando!!! Alla risposta del mio ginecologo: lo facciamo per informare, ho replicato che se mi devo operare ad un braccio o allo stomaco non mi fai vedere un video di cosa mi farai!! Addirittura qui è prassi mettere uno specchio in fondo al letto dove partorisci per farti vedere come esce il bimbo… Scusate, per me è troppo!! Gli ho detto che assolutamente io non voglio alcuno specchio!!
Giuro, mi ci sono voluti giorni per riprendermi da quei video (lasciamo stare la visione del cesareo!!). Sono passata da “voglio il cesareo” a “voglio il parto in acqua”, per poi ritornare al mio pensiero originale: partoriscono tutte, vedrai che partorisco anch’io! Solo non mi interessa sapere i dettagli: mi verranno le doglie, andrò all’ospedale, soffrirò come tutte e poi partorirò! Diciamo che gli americani sono un po’… userò il termine ECCESSIVI in alcune cose! Abbiamo perfino avuto la visita a casa di un’infermiera che ci ha fatto vedere un video su come riconoscere le contrazioni premature e tutte le settimane mi chiama la mia assicurazione sanitaria per sapere come procede la mia gravidanza. Ma, attenzione, parlare al telefono col mio ginecologo è praticamente impossibile. Chiamo e risponde un disco che mi chiede di scegliere tra diverse opzioni, poi se ho fortuna mi risponde una segretaria che non mi sa dare nessuna informazione e mi dice che il medico mi richiamerà, ma se ho un’emergenza di andare all’ospedale!!
Quindi, va tutto bene fin quando non hai nessun problema! Se hai un problema, vai all’ospedale. Fortuna che io non ho mai avuto grandi problemi, perché sono abituata ad un rapporto un po’ più “diretto” col mio medico!

Ripresa dall’esperienza della “childbirth class” ci è venuta la brillante idea di fare un’ecografia in 3D per vedere la nostra bimba. Ma all’appuntamento Sofia non si vedeva per niente, era coperta dal cordone ombelicale. Mi hanno fatto camminare per muoverla, fare pipi, bere, mangiare, ecc.. ma niente. Alla fine ci hanno detto di tornare. Ma la seconda volta non è stata più fortunata!! Io e Scott molto scocciati. Non tanto perché non si vedeva la bimba, quanto per la mancanza di informazione che danno: vai sul sito e sembra sicuro che ti possano dare foto quasi “reali” di tua figlia e tu, inesperta, ci credi. Poi vai li, vedi immagini brutte, incomplete, ti preoccupi pure e spendi quasi 150$ per niente.

E va beneeee...Arriva Natale...arriva la zia Lidia :-) L’ultima settimana dell’anno l’ho passata finalmente in compagnia di una figura importante della mia famiglia ed è stato bellissimo vedere mia sorella che dice alla mia pancia: “ciao, so’ io!!” come se già fossero vecchie amiche!

Gennaio. La mia pancia continua a crescere e pesare, le caviglie si gonfiano, disturbi inestinali e bruciore di stomaco sono i miei compagni quotidiani. Ma in definitiva sto bene. Sono fortunata perché non lavorando posso seguire i ritmi del mio corpo in tutta tranquillità. Anche se il “goderti la gravidanza” (cioè il non aver nulla da fare) a volte è controproducente: non hai niente a cui dedicarti che ti faccia distrarre un po’ dalla tua condizione di “cetaceo quasi immobile”! Si, faccio passeggiate (anche se il clima rigido e la neve non aiutano), cucino (cosa noooon positiva se vuoi cercare di non diventare una balena), organizzo la camerina, sistemo, ma soprattutto ASPETTO!
Due settimane fa l’ultima ecografia: tutti i valori sono nella morma, Sofia pesa circa 2,5 kg ed è già posizonata per la nascita. La mia cervice si è assottigliata del 50% e, parole del dottore, “anytime from now”!! Cooosa??? In qualsiasi momento??! Ma sono solo alla 36° settimana! Lui mi dice che la bimba è pronta. Mi viene l’ansia, torno a casa e comincio a fare la borsa per l’ospedale, compro le ultime cose per Sofia, parlo con Lidia e ci mettiamo d’accordo per il suo arrivo, insomma mi preparo…Sono passati 15 giorni e non succede ancora niente.
Ho anche consultato il "calendario lunare” pur non essendo una appassionata della materia (eh, le donne incinte fanno cose strane) e sembra che la maggior parte dei bambini nasca con la LUNA NUOVA. Beh, la prossima luna nuova sarà il 3 febbraio! Sarà vero??

martedì 30 novembre 2010

E finalmente un pò di RELAX !

Il secondo trimestre è terminato da un paio di settimane e devo dire che, per essere una donna al settimo mese di gravidanza, “me la sto godendo abbastanza” ! Finalmente un po’ di relax mentale…mi ci voleva.
Questi tre mesi hanno segnato una svolta nella mia gravidanza: il passaggio dal timore alla serenità. Certo, un po’ di stress c’è sempre, ma dopo tutto…la creazione di una nuova vita non è cosa da niente!!

L’amniocentesi ha segnato l’inizio del secondo trimestre. Esamìno non divertente al quale è seguita, invece del totale riposo per un paio di giorni come tutti raccomandano, una mattinata in giro per l’ospedale per avere la puntura che ti fa diventare il sangue positivo! Si, perchè il mio fattore RH è negativo e questo potrebbe danneggiare il feto, quindi mi devo fare questa puntura tutte le volte che ho un sanguinamento o un piccolo intervento e poi una alla ventottesima settimana che mi copre per il parto.
L’ecografia dettagliata che ha preceduto l’esame è stata indimenticabile, quasi scioccante: per la prima volta ho visto il suo viso in 3D, i suoi piedini perfetti, già con le dita, le sue braccia, tutto. Un essere umano completo, perfetto, nella mia pancia. Li, in quel momento, ho pregato Dio che fosse normale, perché un aborto dopo quelle immagini sarebbe stato impossibile da affrontare.

Ma quel 26 agosto è stato anche il giorno in cui abbiamo saputo il sesso: una bimba!! Non che avessimo preferenze, ma il saperlo per certo ti permette di iniziare a fantasticare, progettare, comprare! Scott ha già pianificato tutto il suo futuro…mi parla di “college”, di “cosa facciamo se vuole sposare uno che non ci piace”, “e quando vorrà uscire da sola?” !! Si, roba del genere. Io arrivo fino all’arredo della camerina, al parto, alla prossima estate in Italia e volendomi proprio spingere più in là, all’asilo!
E poi c’è stata la giostra dei nomi. In effetti avevamo già dei nomi preferiti, soprattutto femminili : SOFIA (o Sophia) era in cima alla lista, seguita a ruota da Chanel che però non ci convinceva per il fatto che, insomma…CHANEL…devi essere una modella dalla nascita!! E’ difficilissimo scegliere un nome per qualcuno che ancora non c’è fisicamente. E poi, ancora non la sentivo muovere, la mia pancia non era quella di una donna incinta..insomma, non te la figuri!

Il risultato è arrivato il venerdì della settimana successiva, in anticipo rispetto alle nostre attese. Ricordo perfettamente il momento: io e Scott eravamo sul letto a chiacchierare quando…DRIN!! Riconosco il numero sul mio cellulare ma non ho la forza di rispondere e faccio parlare lui. Ero paralizzata dallo stress! Neanche 10 secondi e lo vedo sorridere, poi attacca e mi dice: “Hai visto.. tutto bene!”. Mi sono lasciata andare in un pianto liberatorio tra le braccia di mio marito che dolcemente mi diceva: “devi rilassarti…avremo questa bambina e sarà bellissima”. Il fatto che la mia placenta fosse previa, cioè molto bassa, non mi preoccupava neanche un po’. Mi sentivo bene.

E poi c’è stata l’Italia. Beh..spiegare una cosa come la “mancanza”, la nostalgia della tua vita, non è facile. Dopo tutte le traversie per ottenere la green card e tutti i mesi dedicati a rimanere incinta, ce l’avevo fatta. Era il momento di tornare un po’ a casa, di ricollegarmi col mio mondo, rivedere le mie persone care e soprattutto condividere con loro la gioia della mia gravidanza! La mattina della mia partenza avevo un controllo della placenta. Sorridevo un po’ nervosa al pensiero che mi mettessero a totale riposo e pensavo: “si si, totale riposo ok, dopo un bel viaggio in aereo riposante. Perché io ANDRO’ IN ITALIA!!”. Mi è andata abbastanza bene, mi hanno soltanto detto: niente sesso (ma con tutte le cure e gli interventi, non è che facessimo follie) e per il resto “take it easy”!! Certoooo…. Molto easy… in Italiaaaa!!!

20 settembre- 20 ottobre 2010. Il mio quinto mese di gravidanza l’ho passato a farmi coccolare dalla mia famiglia e dai miei amici. E’ stato bellissimo. Scott mi ha raggiunta per 2 settimane. Siamo stati divinamente e…la mia pancia è esplosa! Non so ancora quanto fosse Sofia che cresceva e quando fossero invece le delizie italiane che ho ingurgitato quotidianamente e che mi erano mancate così tanto!! Fatto sta che al mio ritorno la bilancia mi ha guardato malissimo!!


Le ultime settimane del secondo trimestre sono passate tranquillamente, anche perché al controllo placenta tutto è andato per il meglio e la dottoressa alla fine della visita mi ha detto “you are a free woman! Non fare i salti mortali ma puoi riprendere una vita normale perché la placenta è risalita e si è posizionata bene”. Io e Scott ci stiamo dedicando all’arredo della camerina… cioè, io compro e lui monta! Nooo scherzo… è bravissimo. Lo adoro perché è partecipe in tutto. Ora la nostra Sofi si muove tanto e lui le parla avvicinandosi alla pancia, a volte gioca con lei muovendomi piano piano la pancia, è sempre presente...e a me continua a dire che sono bellissima, anche se adesso sono più larga che lunga!!